Scuola di Politica, palestra di convivenza

crescere isis

Che cosa fare dopo Parigi? Come crescere ai tempi dell’Isis? Uno spunto, un pretesto per parlare della città che vogliamo: accogliente e plurale, in un periodo in cui gli estremismi la fanno da padroni. E non soltanto quello islamico di Daesh, ma anche quello dei movimenti nazionalisti e neofascisti che stanno prendendo piede in tutta Europa o quello di Anders Breivik, l’autore degli attentati di Utoya del 22 luglio 2011 che sono costati la vita a settanta giovani socialisti, che si è definito «Salvatore del Cristianesimo», il «più grande difensore della cultura conservatrice in Europa dal 1950». Come non possiamo ritenere Breivik rappresentativo di tutti i cristiani, così non possiamo identificare il terrorismo con il miliardo e 600 milioni di musulmani presenti nel mondo.

Grazie a Paolo Pascucci, storico delle religioni e vicepresidente di Uva-Universolaltro, abbiamo capito che l’Islam non è un monolite, ma è un insieme davvero complesso di dottrine, un po’ come il cristianesimo. Ed è proprio questa complessità a doverci spingere ad abbandonare i preconcetti e a conoscere l’altro, diverso da noi ma non troppo. È questo il senso della partecipazione alla  serata di Mamadou Sylla, imam del Centro culturale islamico di Castelletto Ticino (NO) Al-Rhama, di Yassine Moustaoui, presidente dell’associazione Mobadara e di Mohamed Hamad, presidente dei Giovani musulmani italiani di Novara.

Ovviamente non basta una serata per conoscersi e integrarsi e infatti non era questo lo scopo della serata, la quale deve essere solo l’inizio di un progetto, di una collaborazione che possa davvero spingere Novara nella direzione che vogliamo. Oggi, al tempo dell’Isis, è tanto più difficile quanto fondamentale. È una scommessa che dobbiamo fare e vincere tutti insieme: la sfida non è quella dell’integrazione ma, come abbiamo imparato in un’arricchente Scuola di Politica dello scorso anno, è quella della relazione.

WikiNovara, le città digitali alla Scuola di Politica

sdp città digitali

Con le Città digitali si è conclusa l’ultima tappa del 2015 della Scuola di Politica di Benvenuti in Italia – Novara. Insieme ai nostri ospiti Fabio Malagnino (giornalista professionista e responsabile Open Government per il Consiglio regionale del Piemonte) e Paolo Sironi (direttore generale del Comune di Novara) abbiamo affrontato il tema delle smart cities. Quando parliamo di “città intelligenti” non ci riferiamo semplicemente alle infrastrutture tecnologiche, ma soprattutto ai servizi per i cittadini e alla partecipazione alla vita pubblica; le tecnologie sono strumento, non fine, e necessitano di cultura e competenze.

Oggi i cittadini hanno la possibilità di giocare una partita strategica, in quanto portatori di un patrimonio incredibile di sapere e di saper fare. Si tratta allora di riuscire a mobilitare questa “intelligenza collettiva” per la città. In Italia sono molte le esperienze di civic engagement (Milano, Bologna, Torino, Matera) da cui possiamo attingere. In questo le associazioni, le organizzazioni no profit e i creativi possono giocare un ruolo fondamentale: servono sempre di più mediatori e interfacce tra amministrazione e cittadinanza, perché la politica programma, ma è l’amministrazione che deve attuare quelle decisioni e nel farlo è terribilmente sola. Per evitare questo isolamento bisogna creare luoghi di partecipazione inclusiva, capace di produrre decisioni fortemente legittimate. Si tratta di inventare e ripensare la nostra città a partire dalle persone, una WikiNovara per vivere l’azione di governo da protagonista. Una visione entusiasmante di quelle che le politiche pubbliche a Novara potrebbero diventare nell’era di internet.

Giuseppe Passalacqua

Il video della serata:

Le piazze del sapere nella città che vogliamo

piazze sapere

In biblioteca ci sono…i libri, certo. Ma, sembrerà strano, i libri non sono la cosa più importante, anzi non sono neanche necessari. E allora in biblioteca ci sono…le persone! Ecco cosa ci portiamo a casa dall’ultima Scuola di Politica, “Piazze del sapere“, in cui abbiamo ospitato Antonella Agnoli, consulente per la progettazione degli spazi e dei servizi bibliotecari, e Roberto Tognetti, presidente del Comitato d’amore per Casa Bossi.

Le biblioteche devono essere luoghi “facili”, che accolgono tutti indiscriminatamente e dove nessuno si sente giudicato. L’anima delle biblioteche sono le persone, ciascuna con la propria storia e le proprie caratteristiche ed è guardando a loro che bisogna concepire gli spazi e i servizi. Non è detto che le biblioteche debbano essere edifici silenziosi e pieni di scaffali; possono essere anche aperte, luminose, multiservizi: delle piazze del sapere. È un modo diverso di vedere le cose che si può applicare a tutti gli spazi pubblici, spesso malvissuti o addirittura disabitati.

E allora ripensiamo la città, costruiamo le nostre piazze del sapere e torniamo ad abitare gli spazi pubblici. A Novara è tempo di cambiamenti più o meno grandi che incideranno sul nostro modo di vivere la città. Un esempio è l’Ospedale Maggiore, una grande struttura al centro della città che sarà vuota quando verrà realizzato il progetto della Città della Salute: affinché non diventi un luogo di abbandono e di degrado, occorre cominciare a progettare il suo futuro, possibilmente con il coinvolgimento della cittadinanza.

Ecco il video della serata:

L’onere della prova? È soprattutto politico

L'onere della prova

Torna dopo la pausa estiva la Scuola di Politica, luogo di studio (che serve sempre) e di riflessione collettiva. È proprio sulla politica che ci siamo concentrati domenica 20 settembre e in particolare sul rapporto che intercorre tra essa e le mafie. Davide Mattiello, membro della Commissione Parlamentare Antimafia, ci ha accompagnati lungo un ragionamento che parte dalla Relazione sui rapporti tra mafia e politica, realizzata nel 1994 dalla Commissione presieduta da Luciano Violante, e giunge al nocciolo della questione: la politica è potere e in quanto tale è terreno di contesa. Continua a leggere

Sapere aude: la Scuola viene prima della Politica

Da Mare Nostrum a Triton

Si è concluso con il botto l’anno sociale della Scuola di Politica del Circolo di Novara di Benvenuti in Italia: grande partecipazione, relatrici d’eccezione e soprattutto un approfondimento di grande spessore. Una serata di quelle che servono per abbandonare paure e pregiudizi e guardare con coscienza critica al fenomeno delle migrazioni; fenomeno che sappiamo bene non essere semplice e in cui ci siamo addentrati «con cautela, senza la presunzione di avere la soluzione in tasca né di saperne più degli altri», come ha precisato Domenico Rossi nell’introdurre la serata, consapevoli dell’importanza dell’argomento, che va oltre la cronaca di questi giorni, perché «la storia delle migrazioni è la storia dell’uomo» e quelli che stiamo vivendo sono mutamenti epocali. Continua a leggere

I giovani stanno bene. I giovani stanno male

SdP_La condizione giovanile in ItaliaMammoni, narcisisti, arrabbiati, disillusi, delinquenti, rinunciatari, vagabondi. Giovani senza lavoro, senza ambizioni, senza valori, senza futuro. Sono davvero così le nuove generazioni? Dopo l’incontro con Stefano Laffi, autore de La congiura contro i giovani, la Scuola di Politica è tornata a parlare di giovani, con la presentazione del Rapporto Giovani 2014 dell’Istituto Toniolo (ed. Il Mulino), in una serata molto partecipata dalla cittadinanza e dalle istituzioni, rappresentate dagli Assessori alle Politiche sociali di Comune e Regione, Elia Impaloni e Augusto Ferrari. Continua a leggere

Il buono che avanza, ovvero il riutilizzo come nuova frontiera del welfare

SdP_Il buono che avanza

«L’uno percento della popolazione mondiale possiede metà della ric­chezza glo­bale; del restante 99% una minoranza (il 20%) controlla la maggior parte delle risorse, lasciandone alla maggioranza una piccola parte, il 5,5%» (dati Oxfam). Con questi allarmanti dati Domenico Rossi, Consigliere regionale e referente del circolo di Novara della Fondazione Benvenuti in Italia, ha introdotto la Scuola di Politica di mercoledì, che ha ospitato l’esperienza del programma Siticibo promosso dalla Fondazione Banco Alimentare, invitando i presenti ad ascoltare l’esperienza particolare del progetto con lo sguardo rivolto al “generale”, al rapporto tra società dei consumi, spreco e povertà. Continua a leggere

Barriera Albertina “piena” per parlare di “spazi vuoti”

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È stata ricca e partecipata la Scuola di Politica del circolo novarese di Benvenuti in Italia, che, a partire dalla presentazione del libro “Riusiamo l’Italia” (ed. Gruppo 24 ore) di Giovanni Campagnoli, lunedì 17 novembre ha affrontato il tema dell’utilizzo degli spazi vuoti a supporto di idee innovative e della creazione di start-up giovanili. Una soluzione che risponde, secondo la logica dell’horror vacui, a quello che Roberto Tognetti, Presidente del Comitato d’amore per Casa Bossi, ha definito una situazione di degrado e spreco a cui hanno condotto il consumo incontrollato di suolo e l’abbandono di una quantità sempre maggiore di spazi. Continua a leggere

SVEGLIA! Ri-parte la scuola di politica

bitnovara1Lunedì scorso è ripartita la scuola di politica “Imparare Democrazia”. Durante il primo incontro abbiamo presentato il libro, “Sveglia. Azioni e visioni in un mondo che cambia” edito da Marotta e Cafiero (Rosario e Lena, compagni di viaggio da tanto tempo oramai) che raccoglie alcuni interventi relativi ai temi che hanno caratterizzato la scuola di politica di Sermais degli ultimi quattro anni.

Al tavolo tanti amici per raccontare dei nostri ultimi anni e delle sfide future.
Grazie a Gianni Cerutti, Rosario e Lena, Marco Tabbia, Rosario e Lena, Mattia Anzaldi e Domenico Rossi.

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