Visione Comune

Qualcosa in Comune SdP

Se hai tutto sotto controllo significa che non sei abbastanza veloce”: potrebbe essere definita con questa citazione del famoso campione di Formula 1 Mario Andretti la situazione dei Comuni italiani.

Il Comune è l’ente più vicini ai cittadini, quello destinato a soddisfare la maggior parte dei nostri bisogni, ma difficilmente è davvero in grado di farlo. I motivi sono molteplici. Sul piano tecnico, pur nella sua autonomia, esso è tramite delle direttive politiche degli enti superiori e da essi dipende economicamente. Sul piano pratico è indubbio che molte istanze non possono trovare riscontri nell’azione di un ente dalle competenze giuridiche e territoriali limitate. Infine, sul piano politico è evidente che spesso la classe dirigente, anche a livello locale, è incapace di esprimere una visione di lungo termine.

Tutto ciò rende difficile intercettare i reali bisogni dei cittadini e costringe le amministrazioni a limitarsi all’ordinario, alla risposta di bisogni consolidati, non necessariamente corrispondenti a quelli reali. Vitalità e dinamicità vengono facilmente sacrificate in nome di un già difficile controllo. Le possibilità quindi sono limitate, ma non inesistenti. Ciò che serve, e che oggi perlopiù manca, è una maggiore capacità di analisi dell’esistente e di una sua interpretazione all’interno di una visione politica ampia.

Ecco cosa ci “portiamo a casa” dalla serata di venerdì scorso con Marco Orlando, segretario dell’Unione Province Piemontesi, e Nicola Chiavetti, responsabile nazionale ANCI Giovani. E non solo. L’analisi è inutile se fine a se stessa, deve essere valorizzata dalla partecipazione politica, soprattutto dei più giovani, capaci di portare l’innovazione di cui si avverte tanto il bisogno.

È una sfida che abbiamo deciso di cogliere tempo fa, costituendo il circolo novarese della fondazione Benvenuti in Italia, e, a maggior ragione vogliamo dare il nostro contributo nell’importante anno che ci porterà alle amministrative del 2016, a partire da quello che, per ora, è il nostro principale strumento di partecipazione: la Scuola di Politica.

Ecco cosa ci ha detto Marco Orlando sul futuro della città di Novara:

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